Adesso poche parole e fatti concreti.

Le autorità regolatorie del farmaco confermano la sicurezza e l’efficacia del vaccino Pfizer, bisogna però lavorare per garantire la catena del freddo.

Ieri, 27 dicembre, è stato il Vaccine Day in Europa e oggi è iniziata la distribuzione dei vaccini e la campagna vaccinale in Italia.

Sono giorni molto importanti: in piena seconda ondata pandemica si prospetta finalmente una via di uscita!

Tuttavia ancora si percepisce tanta retorica e si assiste ad una eccessiva spettacolarizzazione dell’evento.

Lo sappiamo: i vaccini sono l’unico modo efficace per combattere le infezioni virali.

Unicamente con i vaccini abbiamo sconfitto malattie devastanti come il vaiolo e la poliomielite, solo per fare esempi noti a tutti. Però non abbiamo bisogno di testimonial né di show della vaccinazione. Le autorità regolatorie del farmaco hanno ratificato i risultati degli studi clinici controllati, in primis, sul vaccino Pfizer confermando la sua sicurezza ed efficacia. La metodologia applicata seppure innovativa è corretta, dopo la seconda dose l’efficacia è del 95% e gli eventi avversi non differiscono da quelli di altre vaccinazioni e non sono particolarmente significativi e preoccupanti.

Un solo interrogativo: gli effetti a distanza soprattutto per quanto riguarda la durata dell’immunità acquisita.

Ritengo che questo vada comunicato con forza e con chiarezza senza effetti speciali – che con la scienza e la medicina non hanno niente a che fare.

Adesso poche parole e fatti concreti perchè i problemi organizzativi ci sono soprattutto per garantire la catena del freddo, vero tallone d’Achille di questo primo  vaccino.

Con la ragionevole certezza che abbiamo intrapreso  la strada giusta, rimbocchiamoci le maniche ognuno nel proprio ruolo e con le competenze che gli appartengono per sconfiggere definitivamente  il virus responsabile di questa pandemia e per rifondare il nostro vivere civile sui valori di umanità, cultura ed onestà intellettuale.